Federcarrozzieri critica il patto Rca fra Allianz e Codacons
Cominciamo dai fatti, ossia dal patto fra Allianz e Codacons, insieme – così dicono la Compagnia e l’associazione dei consumatori – per ridurre i costi della Rc auto e promuovere la conciliazione paritetica. Quest’ultima è uno strumento che, almeno nelle intenzioni dei due soggetti che si sono accordati – semplifica le procedure di risarcimento degli assicurati: significa che quando l’automobilista reputa tardivo o iniquo un risarcimento, una commissione composta da Allianz e Codacons cerca di raggiungere un punto d’incontro fra le parti (Assicurazione e cliente).
I PUNTI DELL’INTESA – L’accordo, stipulato dal presidente del Codacons Carlo Rienzi, dal vicedirettore generale di Allianz Italia Fabio Sattler, e dal responsabile Business development attività distributive Raffaele Rasio, prevede diverse condizioni a favore degli aderenti al Codacons: uno sconto del 10% sulla Rc auto e su altre garanzie accessorie (come l’Incendio e furto) e l’impegno a esperire la conciliazione paritetica. In sintesi impone il divieto della cessione del credit0. L’automobilista non può cedere al carrozziere il diritto al risarcimento. Ultimo ma non ultimo, il danneggiato deve utilizzare le carrozzerie fiduciarie: è tenuto a rivolgersi a una delle 1.500 carrozzerie convenzionate con l’Assicurazione, e non a un riparatore indipendente.
LE DICHIARAZIONI DEGLI INTERESSATI – Sattler si dice certo del fatto che, “se i clienti saranno in grado di apprezzare lo strumento della conciliazione paritetica, fortemente auspicata anche dalle Autorità di vigilanza, si potranno avere immediati benefici in termini di riduzione del numero e del costo complessivo degli interventi legali inutili, con la logica conseguenza di ridurre il costo complessivo dei sinistri in tutte quelle voci improprie e indirette che non vanno a beneficio del consumatore, creando così le premesse per una significativa diminuzione dei prezzi”. Gli fa eco Rienzi: “È un piccolo ma significativo passo avanti nella lotta alla crisi e ai balzelli che, a prescindere dalla Ec auto, subiscono gli italiani: assicurarsi con lo sconto e avere anche la tessera del Codacons per difendersi dai soprusi sarà sicuramente un vantaggio per tantissimi cittadini”.
LA REAZIONE DI FEDERCARROZZIERI – Sull’accordo Allianz-Codacons si abbatte l’ira di Davide Galli, presidente di FEDERCARROZZIERI. In una semplice intesa Allianz-Codacons, si realizza il sogno della Compagnia: il carrozziere indipendente fuori dai piedi, così l’Assicurazione può controllare come quando dove perché quanto risarcire”. Infatti, Galli sta portando avanti una battaglia contro il ministero dello Sviluppo economico, intenzionato a fare approvare regole che da anni vengono chieste dall’Ania (l’Associazione delle Assicurazioni): anzitutto, il risarcimento in forma specifica, in modo che il danneggiato sia sempre dirottato verso le carrozzerie fiduciarie, con la Compagnia che fissa la manodopera. Questo va a discapito dei carrozzieri indipendenti che, secondo Galli, sono a rischio chiusura. In secondo luogo, il ministero vuole abolire la cessione del credito, a tutto vantaggio, dice Federcarrozzieri, delle Assicurazioni, “che non avranno più come controparte un carrozziere, ma l’automobilista, che spesso non conosce bene gli aspetti legali della Rca”. In realtà, spiega Galli in esclusiva a SicurAUTO.it, i patti economici fra Assicurazioni e associazioni dei consumatori non favoriscono l’automobilista: “Occorrono piuttosto patti basati su tre punti: libertà, qualità, sicurezza. Uno: libertà di scegliere il riparatore sempre e comunque, di ottenere il giusto risarcimento, e se occorre, interpellare anche il responsabile civile, e di non dover anticipare i soldi della riparazione attraverso la cessione di credito. Due: la gestione dei sinistri deve essere di qualità, senza lascare spazio alla creatività. Le carrozzerie indipendenti si distinguono per una serie di metodi operativi e protocolli anglosassoni, non normati in Italia, ma che vengono adottati per migliorare gli standard riparativi e la trasparenza nella gestione dei sinistri in ambito Rca. Tre: sicurezza. Che riguarda tutti, anche chi guida l’auto riparata ma pure indirettamente chi si scontra con un’auto riparata male. Sicurezza è adoperarsi al rispetto di tutte le normative vigenti, sicurezza per i nostri addetti e per la zona in cui viviamo, con una corrretta emissione in aria e nelle fognature, nel pieno rispetto dell’ambiente”. E le norme volute dal ministero, chiude Galli, vanno in direzione opposta a quei tre sacri princìpi (libertà, qualità, sicurezza): “Attenzione, ci guadagneranno solo le Assicurazioni”. In effetti, quest’alleanza fra una Compagnia e un’associazione dei consumatori pare un po’ una forzatura, anche perché l’automobilista non ha più la possibilità di scelta: non può rivolgersi a un carrozziere indipendente, di fiducia, ma solo a un riparatore convenzionato. Inoltre, lo sconto non è eclatante: il 10%. Forse, se si fosse trattato di un 30% in meno, allora il patto sarebbe risultato più attraente per il consumatore.